Come ogni anno, da almeno 7 anni, alcune nostre socie
prestano le loro conoscenze di ricamo e cucito alla lungimirante opera di Suor
Veronica, che apre le porte della Casa della Giovane alle bambine e alle ragazzine
e alle ragazze di San Bonifacio, per imparare a tenere l’ago in mano.
Chi sta scrivendo si stupisce ogni anno dello zelo del
gruppo e si gusta la scena di tavoli brulicanti di manine operose e
instancabili, che si allenano per quasi quattro ore al giorno senza manifestare
noia o insofferenza e che anzi corrono sulla tela con l’ineluttabile urgenza di
portare a termine il lavoro entro le due settimane di… Gioco.
E forse perché lo
prendono come un gioco, o perché l’essere in formazione scolastica le
predispone all’ascolto e alla fiducia negli insegnanti, imparano ed eseguono
egregiamente punti che spesso mettono in difficoltà gli adulti. Nella loro
mente non si affaccia la possibilità di non potercela fare e imparano senza
filtri e limitazioni.
Siamo stati allievi senza pregiudizi anche noi! E possiamo
ancora esserlo!
Le mani delle bambine sono meno esperte delle nostre. Si
inorridisce a vedere le posture che assumono e il modo in cui tengono la
stoffa… Eppure i punti escono loro meglio che a molti adulti. E dalla
riflessione che queste ragazzine ci hanno regalato, esce la morale e l’invito a
non costruire inutili barriere di sfiducia all’apprendimento!
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