mercoledì 21 ottobre 2015

Quelle del gruppo dell'appliqué






Dopo l'entusiasmo del progetto della borsa e sentite le nuove proposte, ho pensato di far parte "di quelle del gruppo dell'appliqué".

I progetti erano molti, ognuna aveva la propria idea da realizzare ma alla base di tutto c'era il lavoro di applicazione con stoffe americane o giapponesi abbinato al ricamo.
La mia scelta è stata quella di cercare di realizzare un astuccio che potesse contenere - in ordine?- aghi, qualche filo, spilli, ditale e forbicine (e che ci potesse stare nella mia nuova bag).


La prima serata è stata caratterizzata dagli scambi di idee riguardanti per lo più il tipo di progetto in sé, i disegni, le figure da applicare e quelle da disegnare, ma anche le tonalità delle stoffe da utilizzare in un caso o in un altro.

La volta dopo invece ci siamo preoccupate di capire come realmente potevamo applicare le stoffine e con che criterio. Personalmente ho scelto la tecnica di applicazione giapponese (non ho utilizzato la colla, ho rigirato il tessuto man mano che ne avevo l'esigenza e nel momento in cui eseguivo l'applicazione vera e  propria con ago e filo), altre hanno optato per l'applicazione con l'utilizzo dei bastoncini e la colla, altre ancora hanno preferito fare un lavoro certosino doppiando le sagome con dell'altra stoffa.


E poi, finalmente, il ricamo (credo di aver esagerato anche un po', sopratutto quando mi sono tuffata nel primaverile giardino delle mie donnine che sorseggiano il the! sic!) ed infine il lavoro di assemblaggio, la parte riguardante il cucito.

Tutto sommato devo ammettere che se non avessi avuto la possibilità di fare questa cosa durante gli incontri, confortata dal fatto che alcune di noi erano veramente molto brave nella tecnica dell'appliqué, probabilmente avrei desistito nell'avviarmi, sola, per quella che ritenevo essere una selva oscura, mantenendo la via del ricamo più classico... Grazie a tutte!



martedì 6 ottobre 2015

Cronaca di un' esposizione annunciata


Ore 13.15 - Appuntamento da Patrizia per caricare tavolo e sedie nei bagagliai di Elisabetta e Donatella già quasi pieni. Elisabetta arriva per prima e carica tutto; Donatella, non trovando nessuno all'appuntamento, scopre i preziosi sms sul telefono che le annunciano il lavoro già sbrigato e il ritrovo in piazza a San Bonifacio.

Ore 13.30 - Arrivate in auto davanti alla postazione assegnata, a scaricare i bagagli. In dotazione un altro tavolo, due sedie ed un aplissimo ombrellone. Arrivano anche Gabriella e Antonella.

Ore 13.45 - Patrizia all'opera per aprire l'ombrellone, scopriamo la sua maestria invidiabile. Ecco Cristina che arriva con l'espositore magnetico (magico?).

Ore 14.00 - Primi tentativi di esposizione dei lavori. Subito il primo inquietante interrogati: i due tavoli basteranno?
Purtroppo non l'unico, ne seguono altri: i lavori saranno divisi per temi o intrecciati senza distinzione? Il nostro stendardo sarà abbastanza in vista? Esattamente dove lo appendiamo? La tovaglia di Gabriella coprirà tutti i tavoli destinati all'esposizione?
Mentre le presenti dibattono, ecco che arriva anche Loretta! Ed Elsa! GiannaMaria all'orizzonte con un magnifico mazzolino di fiori che va ad arricchire la nostra esposizione - troveremo un angolino anche per quello.


 Le attività si fanno febbrili e le discussioni continuano: "Questo più in alto!" "No, più in basso!" "L'altro più a destra!" "Sinistra, sinistra!" "I cuscini sul tavolo?" "Le borse appese? Tutte, tutte? L'espositore reggerà?" "La tovaglia da ricamare dove si mette? Avrà il suo tavolo o la terremo sulle ginocchia?" "Ma ci sta tutto???"


Ore 14.30 - I due tavoli non bastano, occorre arrendersi all'evidenza
Arrendersi? Mai! Patrizia e Donatella tentano senza fortuna di scambiare con altre associazioni il proprio tavolo con uno un po' più grande, ma senza argomenti convincenti. Alla fine riescono a strapparne uno all'organizzazione. Evviva! Ora si che ci si sta!

Ore 15.00 -  Ce l'abbiamo fatta, alla fine. C'è pure un tavolo dedicato al nostro nuovo lavoro collettivo, sul quale mettersi all'opera. Il premio per l'impresa riuscita è il caffè preparato per tutte da Patrizia e conservato nel suo allegro thermos azzurro.




Ma bando alle ciacole, qui mica si può poltrire! Subito al lavoro sulla tovaglia collettiva! Qualcuna si dedica all'orlo da completare, altre al ricamo del filo tra le mani che unisce le nostre donnine. (Cosa? Non state capendo molto? Tra qualche post la storia dell'ultima avventura collettiva).
Pure il sole decide di partecipare alla festa e a ruota arrivano anche i visitatori, che ci regalano qualche soddifazione. C'è un bel movimento, non manca la musica della vicina band che suona dal vivo... e della sirena del negozio dietro di noi!! Smettera?

Ore 16.00 - Cambio della guardia: ci salutano Elsa, Gabriella ed Antonella, arriva Annamaria che si unisce al gruppo delle ricamatrici. Amici vecchi e nuovi continuano a farci visita.

Ore 17.00 - Si avvicina furtiva Egidia: altra associata a dare man forte! Approfittanno Patrizia, Donatella e Annamaria per andare a prendere un gelato: ogni scusa è buona...

Ore 17.30 - Il nostro stendardo, frutto del lavoro collettivo dell'anno scorso, continua a raccogliere grandi complimenti e ammirazione: noi ne siamo davvero molto orgogliose.

Pure i lavori esposti suscitano curiosità, più di uno ci chiede se sono in vendita: non lo sono, sono solo ad esempio di quanto si può fare spartendo conoscenze, idee, amicizia e chiacchere (tante chiacchere!) un paio di sere al mese.








Ore 19.00 - C'è freddino ed inizia ad imbrunire. Il pomeriggio sta svolgendo al termine. Nonostante questo Annamaria continua imperterrita nell'attività delle pubbliche relazioni e Cristina, instancabile ricama l'orlo della nostra tovaglia: una macchina da guerra!
Decidiamo pian piano di iniziare a disfare lo stand, dato che i nostri vicini d'esposizione hanno già provveduto. Un po' ci dispiace.

Ore 19.30 - Lavori impacchettati, borse e scatoloni riempiti, stand smontato, auto pronte a caricare i propri bagagliai di tutte le nostre cose. La giornata è finita (di già?). E' stata divertente e gratificante, la fatica dei preparativi è stata ampliamente ripagata dalla felice atmosfera. Ce ne torniamo a casa soddisfatte e rallegrate, con qualche nuova ideuzza per i prossimi ricami e per il prossimo evento che già ci frulla nella testa.