L’idea era già stata proposta dal nuovo
direttivo all’inizio del mandato: immaginare un lavoro collettivo utilizzando
un cassetto da tipografo. Il progetto è stato presentato nuovamente e le
associate l’hanno approvato senza esitazione. I cassetti a disposizione sono
addirittura due e non si esclude che possano essere utilizzati entrambi.
Elettrizzate dai meravigliosi esempi trovati nel
web, abbiamo iniziato ad interrogarci su come dovrebbe essere il nostro.
Quale tema intendiamo sviluppare? Il ricamo, e
quindi gli strumenti che ci permettono di realizzarlo? Oppure un argomento classico
e sempre amato da chi lavora d’ago, come la natura?
Sarà ribadita l’identità del gruppo? Comparirà,
pertanto, il nome dell’associazione?
E l’identità delle associate sarà espressa solo
dal loro lavoro o intendiamo inserire quantomeno le iniziali di ognuna?
L’amicizia che ci lega troverà espressione nei
ricami?
Non sono da meno le questioni tecniche:
Quale ricamo useremo? Il punto croce di recente
affrontato? O anche altre tecniche, come quelle approfondite nel corso della
vita dell’associazione?
Quale stoffa si presta meglio a questo lavoro?
Il cotone? Il lino? Di che tramatura? E di che colore?
Quanti sono i riquadri a disposizione (un
sacco!)? Quanto grandi dovranno essere i singoli ricami?
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